Fenice

La Fenice è un simbolo antico che rappresenta la fertilità, la ciclicità della vita e la speranza di rinascita dopo la morte.

La Fenice, l’uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri, è un simbolo antico che rappresenta il concetto di rigenerazione. Questo concetto è stato espresso in diversi modi dalle culture antiche, come attraverso i riti propiziatori o i rituali di passaggio. Ma la Fenice è diventata uno dei simboli più potenti e duraturi, associati al pensiero degli uomini.

La Fenice è stata menzionata per la prima volta dagli Egizi, che l’hanno associata al sole e alla divinità solare Ra. L’uccello mitologico Bennu era identificato con il pianeta Venere,  chiamato la Stella del Mattino. La Fenice era rappresentata come un trampoliere dal becco lungo e sottile, con due piume dietro il capo. Secondo gli Egizi, il suo cammino nel cielo rappresentava il sorgere e il tramontare del sole.

«Io sono il Bennu, l’anima di Ra, la guida degli Dei nel Duat. Che mi sia concesso entrare come un falco, ch’io possa procedere come il Bennu, la Stella del Mattino.»

 

Il Bennu è una figura mitologica che rappresenta la fertilità, la rinascita e le forze vitali nell’antica cultura egizia. Grazie alla sua somiglianza con un airone, simbolo di fertilità e prosperità, il Bennu veniva associato al ritorno di un periodo fecondo e prospero dopo l’inondazione del fiume Nilo. Inoltre, il Bennu era considerato una rappresentazione del dio Osiride, il quale rappresentava la morte e la rinascita.

Secondo la leggenda egizia, il Bennu sarebbe stato il primo essere animato a sorgere sulla collina emersa dal caos delle acque primordiali. Questo uccello mitologico era sempre di sesso maschile e viveva in prossimità di una sorgente d’acqua fresca, in un’oasi dell’Arabia introvabile. Ogni mattina faceva il bagno nell’acqua della fonte e intonava una melodia talmente soave che il sole fermava il suo corso per ascoltarla.

La leggenda del Bennu, che veniva anche chiamato “araba fenice”, si diffuse in Grecia grazie a Esiodo ed Erodoto. Quest’ultimo descrisse in modo preciso l’aspetto della Fenice e le sue caratteristiche. Secondo lo storico greco, l’uccello era più o meno della grandezza di un’aquila e il suo piumaggio era in parte oro brillante e in parte rosso cremisi. Nonostante l’aspetto dell’animale sia profondamente cambiato rispetto alla tradizione precedente, Erodoto si riallaccia comunque al culto egiziano, affermando che la Fenice giungeva dall’Arabia a Eliopoli ogni cinquecento anni, in occasione della morte del genitore, le cui salme erano state imbalsamate in un uovo di mirra. La nuova Fenice portava con sé l’uovo per depositarlo e bruciarlo sull’altare del dio del sole.

La leggenda della Fenice risale a tempi antichissimi e ancora oggi affascina per la sua carica simbolica. Secondo Erodoto, la Fenice era un uccello mitologico che, prima di morire, si preparava un nido di incenso e cannella sopra una quercia o una palma. Questo nido, accatastando le piante aromatiche in modo da formare un uovo, veniva poi incendiato dai raggi del sole e, insieme alla Fenice, veniva consumato dalle fiamme. Il profumo emanato dalle piante aromatiche accompagnava sempre la morte della Fenice.

Ma la leggenda non finisce qui: dalle ceneri della Fenice, infatti, spuntava una larva o un uovo, che i raggi del sole contribuivano a trasformare in una nuova Fenice adulta in soli tre giorni attraverso il loro calore. La nuova creatura si dirigeva poi verso Eliopoli e si posava sull’albero sacro. La Fenice veniva vista come un simbolo di rinascita e immortalità, poiché si rigenerava dalle proprie ceneri. Questa leggenda è stata usata anche come simbolo di speranza in situazioni difficili, come la morte o la guerra.

La Fenice è stata adottata anche da altre culture, come quella greca e romana, che l’hanno rappresentata come un grande uccello dal piumaggio rosso e oro. Secondo la leggenda, la Fenice viveva per secoli, poi si auto-immolava e bruciava fino a diventare cenere. Ma dalle sue ceneri, rinascerebbe un nuovo esemplare della Fenice, che sarebbe identico all’originale.

In definitiva, la leggenda della Fenice ci parla della possibilità di rinascere dalle proprie ceneri e della speranza di un futuro migliore. La Fenice è un simbolo di grande importanza spirituale che ci insegna a guardare avanti con positività e a credere nella possibilità di una nuova vita.